Mennea all’inaugurazione dell’anno accademico
2009-10 della Scuola Sottufficiali dell’Esercito
Il 27 Novembre 2009, presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito, a Viterbo, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, si è svolta la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2009/2010.
All’evento, che si è tenuto presso l’Aula Conferenze della Caserma “Soccorso Saloni” di Viterbo, sono intervenute numerose Autorità militari, civili e religiose.
Dopo l’introduzione da parte del Comandante delle Scuola Sottufficiali dell’Esercito, Generale di Divisione Vladimiro Alexitch, è stata lasciata la parola all’Avvocato Pietro Mennea che ha tenuto la tradizionale prolusione sul tema ”I Valori etici di una grande prestazione sportiva” .
Nella sua relazione Pietro Mennea ha evidenziato che:
“Qualcuno ha sostenuto che il 19”72, durato ben 6.018 giorni (dal 12 Settembre 1979 al 23 Giugno 1996), va al di là del risultato agonistico in quanto rappresenta qualcosa di più di un’impresa sportiva. Per quanto mi riguarda, quel record rappresenta il mio impegno oltre lo sport. Ho, infatti, avuto la forza interiore di mettere in pratica un impegno non comune, che non mirava solo a conquistare il premio sportivo. Questo record vuole spiegare ai giovani e alle generazioni future, che non hanno avuto modo di conoscere direttamente quell’impresa che, nello sport come nella vita, nessuno nasce predestinato per ottenere grandi risultati; ma si può riuscire a conquistare qualcosa di importante attraverso la dedizione ed il sacrificio quotidiano.
Ci sono voluti 11 anni di duro lavoro quotidiano (comprese le gare, sono stato mediamente impegnato per 350 giorni l’anno), per poter battere il vecchio record del mondo di Tommie Smith (19”83) che resisteva dal 1968“.
Al termine del suo intervento, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha dichiarato ufficialmente aperto il nuovo Anno Accademico. Nel corso della cerimonia sono stati premiati gli Allievi Marescialli del 11° Corso “Tenacia” che si sono distinti nello studio e nella attività ginnico-sportive.
Come ormai da consolidata tradizione, i rintocchi della “Campana del Dovere”, hanno segnato la conclusione dell’evento.