La straordinaria impresa di Pietro Mennea alle Olimpiadi del 1980
40 anni fa Pietro Mennea vinceva la Medaglia d’Oro sui 200 metri piani alle Olimpiadi di Mosca.
Era il 28 luglio 1980, alle ore 20 circa. Tutta l’Italia era incollata ai teleschermi.
Gli avversari da tenere d’occhio erano Wells, il giamaicano Quarrie ed il cubano Leonard. A Mennea venne assegnata la scomodissima 8^ corsia, quella dove non si ha alcun punto di riferimento perché gli avversari sono tutti dietro; Pietro non la prese bene e ciò aumentò il suo nervosismo. Wells era dietro di lui, in 7^, Quarrie più distante, in 4^.
Lo starter diede il via: lo scozzese partì come una scheggia, la sua tattica prevedeva di raggiungere e staccare immediatamente Mennea per poi resistergli fino alla fine; quest’ultimo, da parte sua, ebbe una partenza quantomeno prudente, quasi volesse farsi superare dagli altri per poterne studiare la posizione all’entrata del rettilineo. A 50 metri dal termine il barlettano era però ancora in ritardo, almeno Wells sembrava irraggiungibile: qui iniziò una delle più memorabili progressioni della storia dell’atletica moderna, scandita dall’indimenticabile telecronaca del compianto Paolo Rosi:
“….recupera ….recupera ….recupera ….recupera ….recupera ….HA VINTO! ….HA VINTO! …. Pietro Mennea ha compiuto un’impresa straordinaria….”. 20″19 fu il tempo della grande vittoria olimpica.
Per molti questa è ritenuta la più prestigiosa vittoria di un atleta italiano ai giochi olimpici, soprattutto perchè compiuta da uno straordinario campione che era già detentore del record del mondo sulla distanza, primato poi mantenuto per quasi 17 anni e tutt’ora ancora record europeo.